Leader donna: forza o debolezza?

Leader donna: forza o debolezza? Il mio viaggio verso la consapevolezza

Cosa è forza nella leadership? Cosa è debolezza? 

Dopo tanti anni che gestisco team di persone, mi rendo conto che nel tempo ho fatto un percorso verso la scoperta di me stessa come donna.

Quando sono diventata manager mi sono sentita in dovere di dimostrare la mia competenza e la mia capacità a guidare un team. In che modo l’ho fatto? Osservando e imitando i capi che avevo avuto fino a quel momento.

Vestito impeccabile, tacchi alti per ostentare una altezza che non ho mai avuto, sguardo fiero perché dimostrare sicurezza è tutto, mai ammettere debolezza, comandare e rimanere in ufficio il più a lungo possibile. Pensavo che un capo dovesse essere così, che questo dovesse essere il buon esempio da dare. Sii sempre presente, non mollare mai e non dare troppa confidenza. Se riesci ad essere un po’ cattivo e scorbutico è anche meglio, le persone ti rispetteranno di più.

Leader donna: forza o debolezza?

Poi sono arrivati i figli: la debolezza o la forza più grande di una donna?

Io ho deciso da subito che dovevano essere la mia forza più grande e lo sono stati, perché mai ho permesso a qualcuno di convincermi del contrario.

Ammettere di avere delle preoccupazioni e dei doveri nei loro confronti pubblicamente, o calare la maschera e continuare come prima? Inizialmente ho scelto per la via di mezzo, grazie alla presenza di una famiglia molto presente e forte che mi ha aiutata, ma questo continuava a non farmi sentire completa e sincera, né in famiglia né in ufficio.

Se desideri ascoltare l’intera intervista, vai sul nostro canale YouTube: “nel salotto di Antsy”

Per cambiare davvero ci è voluto il Covid. Vivevo chiusa in casa con la mia famiglia e avevo tanti colleghi lontani da gestire. In quel momento ho capito che non era sufficiente dire loro cosa fare, dare loro dei compiti… lavorare insieme era altro. Era condividere le nostre preoccupazioni, le nostre debolezze, trovare aiuto e conforto l’uno nell’altro e vivere insieme le nostre esperienze.

Da quel momento ho aperto la mia vita alla loro. Ho parlato, ascoltato e pianto insieme a tanti. Abbiamo cominciato a lavorare con la consapevolezza che i nostri compagni di viaggio ci sarebbero stati di aiuto, sarebbero stati presenti nel momento del bisogno e avrebbero condiviso con noi le nostre difficoltà.

Siamo diventati una comunità di persone che, certo, dovevano portare dei risultati in azienda ma consapevoli che avremmo potuto farlo soltanto aiutandoci.

Oggi è il mio modo di essere leader. Spesso inizio le riunioni con una domanda semplicissima: come vi sentite?

‘Io oggi mi sento carica, sto particolarmente bene’, ‘io sono preoccupato, ho un problema a casa’, ‘io sono stanco, non riesco a dormire’. Cosa cambia?

Cambia che le persone poco alla volta si sentono libere di mostrare come stanno davvero e questo le aiuta a sentirsi libere, le aiuta ad aprirsi al supporto, le aiuta a dare il meglio che possono in quel momento.

Noi donne siamo brave a favorire questo, siamo capaci di empatia, di tirare fuori il sentimento e l’emozione. Ma dobbiamo trovare il coraggio di farlo per prime noi. 

Non possiamo pretendere che gli altri siano loro stessi se prima non lo facciamo noi. Ma allora dimostriamo quello che siamo, le nostre ‘debolezze’ possono essere dei punti di forza incredibili. Pensiamo a quello che siamo in famiglia: l’ancora sicura, il simbolo della stabilità, le mamme dei nostri figli, il supporto dei nostri cari.

Ora vado in ufficio con le scarpe da ginnastica, appena entro in ufficio saluto tutti con un deciso ‘buongiorno a tutti’, non ho paura di dire che devo tornare a casa di corsa perché uno dei miei ragazzi non sta bene e neanche di interrompere una riunione per prendere una chiamata da casa. Allo stesso tempo accetto che lo facciano i miei collaboratori, perché quello che provo io provano loro e i miei problemi possono essere i loro e viceversa.

A volte mi commuovo e piango di rabbia. Quante volte succede a tutte noi?

Non è una debolezza, come ho sempre creduto, è una forza, un segno di umanità che se condiviso crea un legame e un rapporto di fiducia con le persone che difficilmente si interromperà.

Siate voi stesse, con i tacchi, con le scarpe da ginnastica, con i vostri problemi, con le vostre vite, non imitate ciò che avete sempre visto, non abbiate paura di essere quello che siete.

leader donna: forza o debolezza?

Siate autentici, non nascondetevi dietro a una maschera, le persone vi seguiranno ed apprezzeranno la vostra trasparenza e lo faranno dimostrando quello che sono loro. Non esiste un leader ideale, ma soprattutto non esiste un leader uguale all’altro, quindi forza, fai vedere quello che sei tu.

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